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Viaggiare leggeri e ottimizzati - Mamager
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Viaggiare leggeri e ottimizzati

Viaggiare leggeri e ottimizzati

“Il 20% delle cause produce l’80% degli effetti.”

(Vilfredo Pareto)

La Legge di Pareto, conosciuta anche come principio 80/20, ci insegna che spesso l’80% dei risultati deriva dal 20% delle azioni: una piccola parte delle nostre scelte può infatti avere un impatto di gran lunga maggiore rispetto a quanto possiamo immaginare. Basta farci caso!

Quante volte, infatti, abbiamo fatto la valigia, per noi o per i nostri figli, per poi accorgerci a fine vacanza che abbiamo usato la metà di quello che abbiamo portato? Ecco, io l’ho pensato un milione di volte. Negli ultimi anni, però, ho fatto un po’ di tentativi perché portare più del necessario è uno spreco di energie e di spazio che non sempre possiamo permetterci e che, al di là di tutto, fa bene eliminare come ogni altro spreco. Qualche anno fa, ad esempio, durante una vacanza al mare di 5 giorni, abbiamo provato a viaggiare leggeri, con solo un piccolo trolley e qualche zainetto per tutta la famiglia. Nonostante le preoccupazioni iniziali, ci siamo accorti che non solo avevamo tutto il necessario, ma viaggiare in modo più essenziale ha reso l’esperienza più piacevole e decisamente meno stressante!

E quindi, perché non applicare una delle leggi più citate al mondo anche alla preparazione delle valigie?

In questo articolo mi piacerebbe condividere alcune best practice che mi hanno molto aiutato negli ultimi anni a portare lo stretto indispensabile ma sempre con la sicurezza di avere tutto il necessario. Anche perchè viaggiare con bagagli più leggeri non è solo una questione di comodità, ma anche di sostenibilità: ridurre il peso delle valigie abbassa le emissioni di CO2 dei voli, e ottimizzare l’uso dei capi di abbigliamento aiuta a contrastare lo spreco tessile (ICCT Report, 2023, World Resources Institute). Scelte piccole, ma con un grande impatto sul nostro pianeta.

Innanzitutto, che si tratti di una vacanza o di una trasferta di lavoro, è fondamentale partire dalla necessità, ovvero dal nostro 20% di Pareto: qual è l’occasione principale di questo viaggio o la destinazione della vacanza? Che sia un incontro di lavoro che richiede formalità, oppure la partenza invernale della famiglia per la montagna, è fondamentale farsi questa domanda. Se infatti l’obiettivo fosse una trasferta lavorativa con un incontro formale, il primo capo da cui partire sarà proprio quello che indosserò in quel momento. Così come per la vacanza invernale della famiglia: i capi dedicati al divertimento nella neve dovranno essere i primi elementi.

Può sembrare banale, ma come per tutto, partire dalle priorità ci permette di fare poi le scelte più giuste in seguito.

Prendiamo di nuovo la trasferta di lavoro. Il secondo step sarà considerare i momenti ulteriori rispetto all’incontro formale. Probabilmente avremo un momento di viaggio (aereo, treno, ecc.) e forse qualche altro momento di relazione (una cena, un pranzo con i colleghi o con un cliente, ecc.). Le scelte successive dovranno quindi integrarsi all’outfit scelto per l’incontro principale in modo da portare solo ciò che serve. L’obiettivo infatti non deve essere quello di portarci un completo diverso per ogni giorno, ma piuttosto quei cambi strategici che ci permettono, ad esempio, di utilizzare gli stessi pantaloni ma con una maglia diversa, o la stessa giacca ma con un altro pantalone. Questo significa che ogni altro capo di abbigliamento dovrà adattarsi come tipologia di tessuto, di colore, e di stile, a tutti gli altri.

Considerando sempre una trasferta di due o tre giorni al massimo, personalmente seguo alcune regole di base:

  • Al massimo tre colori, di cui due neutri (es: nero, beige, grigio, bianco) e uno più particolare che si abbini agli altri colori (verde, giallo, ecc.).
  • Al massimo due paia di pantaloni e giacche/golf: uno più formale e uno sempre un po’ formale ma più comodo, adatto anche ai momenti di viaggio
  • Un solo cambio di scarpe, tendenzialmente con un tacco comodo, così da utilizzare un paio senza tacco per gli spostamenti e le giornate meno formali
  • Un paio di accessori al massimo, adatti ad occasioni sia di giorno che di sera
  • Cambi di camiciette o magliette: qui è l’unico spazio dove abbondo e, invece di portarne una per ogni giorno di trasferta, ne porto almeno una in più

In questo modo mi assicuro una valigia che risponda a tutte le necessità senza eccedere, ma avendo sempre il backup dei capi che più di tutti sono a rischio come le magliette, che possono macchiarsi più facilmente, tra cibo, trucco, ecc.

Per quanto mi riguarda, il backup è fondamentale, ma deve essere un backup: portare due cose di tutto quando ne serve una è spreco, identificare l’anello più debole della catena (in questo caso le magliette) e portare un backup è salvezza.

Da non sottovalutare sono poi i must have, ovvero tutti quei capi, accessori e quant’altro che non possono mancare in valigia. Anche qui, eccedere nel piccolo significa disperdere una quantità esponenziale di energie, specialmente quando si viaggia in famiglia.

Ecco i miei must have:

  • Biancheria: come per le magliette, anche qui porto sempre un capo (slip e calzini) per ogni giorno di viaggio più uno di backup, e uno o due esemplari al massimo per gli altri capi, come reggiseni, canottiera… sì, fa decisamente anziana, ma sono un’accanita sostenitrice della canottiera praticamente tutto l’anno (ognuno ha la sua “coperta di Linus”… questa è decisamente la mia!).
  • Pigiama: uno è più che sufficiente.
  • Le medicine: ciò che non può mai mancare nella valigia di una mamma è qualcosa per la febbre/mal di testa/mal-di-tutto (io vado di Tachipirina come se non ci fosse un domani), qualche cerotto, un antistaminico che vada bene per tutti. A seguire naturalmente medicine e integratori specifici che assumiamo quotidianamente in famiglia e che, neanche a dirlo, sono proprio i primi che ti scordi visto che ormai sono diventati una routine.
  • L’elettronica: ormai siamo decisamente device-dipendenti, ma è pur vero che molti di questi dispositivi sono strumenti quantomeno di utilità, se non proprio di lavoro. Perciò, a meno che non abbiamo deciso di regalarci una vacanza di digital detox (mio sogno nel cassetto, peraltro, ma probabilmente fattibile solo nel 2.040 quando i miei figli saranno almeno maggiorenni), sarà fondamentale portare un alimentatore per ogni device, da computer allo smartphone, dallo smartwatch alle cuffie. Essendo (purtroppo, per il nostro portafoglio) una fan della Apple, mi sono organizzata con un caricatore combinato come questo, che, tanto per rimanere sul tema, ottimizza! Ah, mi raccomando, quando si viaggia all’estero l’adattatore per le prese è fondamentale.

Un capitolo a parte lo riservo al beauty. Personalmente, soffrendo di problemi di pelle, sono obbligata a portarmi una discreta quantità di creme e detergenti specifici. A seconda della durata della vacanza, li inserisco in dispenser di plastica (su Amazon ce ne sono di fantastici, ma ormai anche al supermercato si trovano) a loro volta dentro a bustine di plastica (quelle dell’Ikea sono le mie preferite). Non so voi, ma mi è successo che un detergente oleoso si rompesse in valigia e non lo auguro nemmeno al mio peggior nemico!

A parte queste, per il resto ciò che non manca mai nel mio beauty sono:

  • I fondamentali: Spazzolino, dentifricio (quelli piccoli da viaggio sono comodissimi per trasferte brevi), deodorante
  • Una cuffia: non sempre si trovano in hotel, meglio prevenire
  • Una spazzola adatta a tutti i giorni ma anche a fare la piega.
  • Un kit di cucito: quando li trovo nei set di benvenuto sono subito miei, perché se è vero che questa è l’era dell’Intelligenza Artificiale e della tecnologia a idrogeno, i bottoni tendono ancora al pavimento.
  • Qualche campioncino di shampo e balsamo: anche qui, piccole accortezze che possono salvare la vita
  • I trucchi: se si tratta di un viaggio di famiglia, spesso porto solo una matita e un mascara, giusto per non sembrare Gollum che comunque mio marito è un santo ma curarsi un po’ non fa male (e magari ne parleremo un’altra volta di questo tema). Se si tratta di un viaggio di lavoro, porto tutto il necessario per il “restauro” come lo chiamiamo scherzando con mio marito.

E i nice to have? Qui ognuno ha i suoi preferiti, quegli oggetti che non sarebbero strettamente necessari ma, diciamocelo, non riusciamo a fare senza. Qualche esempio? Io e mio marito ci portiamo sempre la Fire Stick di Amazon, che ci permette di guardare i nostri programmi preferiti con i nostri abbonamenti, proprio come a casa. A questa lista si aggiungono, per noi, certamente i libri: non sempre è il caso di portarseli, specialmente per viaggi troppo brevi o dove essere leggeri è fondamentale, ma personalmente un libro è sempre un’ottima scelta ed è quello che insegniamo anche ai nostri figli. Infine, per quanto mi riguarda, nella mia valigia non può mancare la mascherina per dormire: sarò viziata, ma dormire con la luce per me è un controsenso.  

Mettersi alla prova e fare esperienza è l’unico modo per capire cosa funziona per noi e quali azioni correttive mettere in atto, non solo riguardo alle valigie. Nel tempo, infatti, mi sono anche accorta che era necessario fare qualche acquisto mirato per ottimizzare gli armadi al fine di rispondere al meglio anche alle esigenze degli spostamenti.

Infine, last but very not least: fai la tua lista. Fare una “lista della spesa” delle valigie significa fare un gesto d’amore nei confronti della te del futuro, che certamente si troverà a impacchettare la notte prima della partenza per una vacanza o la mattina di una trasferta, perché magari hai fatto notte a controllare tua figlia che ogni volta che parti per lavoro puntualmente si ammala. Siamo mamme e professioniste sempre pronte all’imprevisto, ma perché rischiare di dimenticare qualcosa di importante o di angosciarci per una cosa piccola come una valigia, quando si può far affidamento su una check list? Pensiamo alle noi del futuro e diamoci questo piccolo, ma vedrete quanto grande, abbraccio.

Questa è solo la mia personale esperienza e mi piacerebbe moltissimo conoscere le strategie che usate per ottimizzare le vostre valigie, perciò, se vi fa piacere, parliamone nei commenti!

Ps: Disclaimer: Tutti i prodotti menzionati in questo articolo sono semplici suggerimenti basati sulla mia esperienza personale. Non ho ricevuto alcun compenso o sponsorizzazione per citarli.

Mamager
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